PORTO TORRES - Il Circolo del Partito democratico di Porto Torres, chiede ai propri parlamentari del territorio un intervento deciso presso il Ministero dei Trasporti, affinché si induca un cambio di rotta rispetto agli insostenibili aumenti tariffari prospettatati dal Commissario straordinario dell'Autorità portuale, Nunzio Martello, nelle Commissioni consultive dei porti di Olbia e Porto Torres, svoltesi rispettivamente nelle giornate del 23 e 24 Febbraio. Intanto domani, venerdì 27 febbraio è in programma ad Olbia la riunione del Comitato portuale in cui sarà presente anche la Compagnia portuale, contraria agli aumenti tariffari proposti da un ordinanza del commissario.

«E' inconcepibile che questo avvenga in un momento in cui le realtà imprenditoriali, che hanno contribuito a rendere grande il porto di Porto Torres, sono costrette a ridimensionarsi o in alcuni casi a scomparire, proprio a causa della mancanza di navi e di merci liquide e solide da movimentare», sostiene la segreteria del Pd . Alcune di queste società portuali hanno garantito, negli ultimi anni, la propria sopravvivenza solo grazie a movimentazioni straordinarie generate dalle emergenza della Centrale di Fiumesanto. «Questo provvedimento rischia di porre il porto di Porto Torres definitivamente fuori gioco rispetto a qualsiasi competizione con i porti, del resto dell'Isola, non soggetti né alla presenza di un Authority né a delle oscillazioni tariffarie così drastiche», sottolinea il gruppo direttivo del Pd .

Realtà che nell' ultimo quinquennio, sono riuscite a sottrarre al porto un ingente traffico di rinfuse solide proprio a causa di una maggiore convenienza economica nell'occupazione delle aree per lo stoccaggio. La proposta del circolo del Pd è quella di un provvedimento di modifica delle tariffe, previsto in discussione nel la riunione del Comitato Portuale di domani e che si prosegua con l'applicazione delle tariffe determinate nell'ordinanza 03/2005 dell'Autority. Il suggerimento è quello di tornare indietro sulla decisione di distinguere la tariffazione in base alle distinzioni merceologiche introdotte dalla nuova bozza di ordinanza, visto che il porto di Porto Torres ha storicamente una maggiore incidenza di materiali pulverulenti.

«Proponiamo che non solo non vi siano gli aumenti previsti, giudicati negativamente dalla commissione consultiva di Porto Torres, - sostiene il gruppo della segreteria Pd - ma che l'Autority si attivi immediatamente per una riforma delle tariffe demaniali nel senso di un alleggerimento dell'ingente carico economico che pesa sugli attuali titolari di concessioni demaniali». Questo minore gettito, secondo il gruppo Pd, dovrà essere compensato con una forte attività, finora inesistente, di marketing territoriale che promuova gli enormi spazi di stoccaggio presenti nel porto turritano, ed attualmente occupati solo dai gabbiani, con l'obiettivo di risanare il tracollo numerico subito. Per il rilancio della infrastruttura, il circolo Pd chiede che «si agisca nei confronti sia del governo regionale e nazionale affinché venga attivata immediatamente la Zona franca doganale, prevista per il porto di Porto Torres, sul modello Tarantino che vede una "non interclusione" dei confini, con una minore incidenza realizzativa».