Porto Torres come luogo strategico dove far sorgere una stazione di stoccaggio per il metano. A sostenerlo è Giovanni Perrella esperto del settore per il Ministero dello Sviluppo economico
PORTO TORRES - Il gas naturale liquefatto (Gnl), cioè il metano, potrebbe diventare uno dei carburanti alternativi del futuro, in particolare per i mezzi pesanti, purché si investa sulle stazioni di rifornimento e sulla trasformazione dei veicoli esistenti. Il Governo Italiano, si è impegnato, in sede parlamentare, ad adottare iniziative per la realizzazione di centri di stoccaggio e ridistribuzione nonché norme per la realizzazione dei distributori di Gnl, in tutto il territorio nazionale, anche al fine di ridurre l'impatto ambientale dei motori diesel nel trasporto via mare e su strada, nonché di ridurre i costi di gestione ormai divenuti insostenibili per tutti gli utilizzatori di motori diesel e per sviluppare l'uso del Gnl.
Anche i porti della Sardegna come Porto Torres potrebbero rappresentare luogo strategico dove far sorgere una stazione di stoccaggio. A sostenerlo è Giovanni Perrella esperto del settore per il ministero dello Sviluppo economico intervenuto in occasione del convegno “Gnl: come e perché”, promosso dal Consorzio industriale provinciale di Sassari. «Il porto di Porto Torres ha tutte le caratteristiche necessarie perché possa svilupparsi un impianto di stoccaggio del Gnl per poi poter essere distribuito sia alle industrie, nelle stazioni di rifornimento o direttamente ai cittadini», ha affermato Perrella.
Il porto e la facilità di approdo delle navi, punti di vantaggio della città turritana, per portare dai vicini porti, in particolare dalla Spagna e dalla Francia, ma anche dall’Italia (Livorno), il metano liquido riconosciuto come uno dei più puliti tra i combustibili fossili. «I vantaggi del porto di Porto Torres sono il fatto che insiste su un’area abbastanza popolata di cittadini che ancora non dispone di una rete di Gnl a servizio dei loro bisogni – aggiunge Perrella - e questo potrebbe permettere alle imprese di insediarsi nel territorio per investire fornendo al contempo il gas liquido ad un prezzo competitivo rispetto ad altri combustibili». Sono già una decina le aziende che operano e che vedrebbero la Sardegna come un territorio appetibile per i propri investimenti.
Inoltre Perrella ha sottolineato che la Direttiva comunitaria approvata due mesi fa (gennaio 2015) punta a investire sulle infrastrutture per favorire gli investimenti sui veicoli. Il Piano strategico nazionale per l’utilizzo del Gnl in Italia, illustrato dal responsabile della segreteria tecnica del ministero dello Sviluppo economico, prevede quattro gruppi di lavoro (amministrazione e permessi, creazione di reti di stoccaggio, sicurezza del Gnl e diffusione e informazione del metano liquido) che si occuperanno di rendere concreti gli obiettivi prefissi dal Governo, ovvero la riduzione dei costi di gestione degli utilizzatori e la creazione di una rete di distribuzione per limitare la dipendenza dell’Italia verso la Spagna.
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