M. P.
13 aprile 2015
L’Autorità portuale del Nord Sardegna ha dato incarico ad una ditta specializzata di avviare le operazioni di raccolta, cernita e smaltimento dei rifiuti speciali depositati nell´area portuale
PORTO TORRES - Da questa mattina il porto civico inizia ad assumere un volto nuovo. L’Autorità portuale del Nord Sardegna ha dato incarico ad una ditta specializzata di avviare le operazioni di raccolta, cernita e smaltimento dei rifiuti depositati nei giorni scorsi nell’area portuale. Rifiuti tossici e altamente inquinanti come gli oli esausti, e rifiuti speciali provenienti da residui di attività lavorativa dei pescherecci lasciati sulle banchine. Il porto a stretto contatto con la città si era trasformato in una sorta di terra di nessuno, dove sembrava non ci fossero controlli in entrata e in uscita e depositare rifiuti di ogni genere è diventato di una facilità disarmante.
Nella banchina alti fondali, cime, dragaggi e residui dell’attività marinaresca abbandonati per terra, oltre ai fusti contenente olio riversarsi in mare per inquinare quegli specchi d'acqua che spesso sono vittime di deportisti e pescatori indisciplinati. Il Comando della Polizia locale nei giorni scorsi aveva presentato rapporto sulla situazione di degrado all’ufficio ambiente del Comune di Porto Torres, il quale aveva provveduto ad inviare una nota all’Autorità portuale, gestore dell’area demaniale, che aveva declinato ogni responsabilità, assicurando comunque l’intervento straordinario di bonifica.
«Chiunque produca rifiuti speciali deve provvedere a smaltirli avvalendosi di una ditta specializzata», ha dichiarato il segretario generale dell’Autorità portuale, Gianni Sechi aggiungendo che era già stata presentata una denuncia a carico di ignoti per abbandono di rifiuti speciali. Secondo quanto previsto dal Testo Unico n° 156/2006 che detta “Norme in materia ambientale”, costituisce infatti reato penale abbandonare o depositare in modo incontrollato i rifiuti:
la gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nel rispetto dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario, con particolare riferimento al principio comunitario «chi inquina paga».
Le operazioni di rimozione dei rifiuti e di pulizia proseguiranno nei prossimi giorni con l’auspicio che venga avviata un’attività di prevenzione e di controllo da parte degli organi competenti. «L’attività di controllo nell’area portuale è di competenza di tutte le forze dell’ordine come Capitaneria, Polizia locale, Noe e così via», ha aggiunto il segretario dell’Autority, Sechi. Resta comunque forte il bisogno di mantenere in sicurezza un punto di passaggio importante come il porto che si affaccia sulla città e che deve rappresentare un buon biglietto da visita per i turisti, in vista anche dell’arrivo imminente delle navi da crociera.
Commenti