PORTO TORRES - «L'Assessorato guidato da Antonella Palmas, senza che vi fosse alcun atto di indirizzo da parte della Commissione cultura, ha d’imperio, imposto il suo di programma». E’ il consigliere indipendente Davide Tellini a sottolineare che l’assessore alla cultura ha formalizzato il calendario delle festività natalizie, «scavalcando illegittimamente i passaggi nella apposita commissione cultura, sport e turismo». Tellini denuncia la mancata opportunità di discutere con i consiglieri il programma mai incardinato nella apposita commissione, violando in maniera plateale le regole sul confronto diretto nelle sedi appropriate, «dove potevano essere discusse serenamente le proposte messe in campo per le prossime festività, dando seguito a quello che spesso è diventato ormai un disco rotto per questa maggioranza: la richiesta di collaborazione», aggiunge Tellini.

Il consigliere non risparmia critiche al Presidente del Consiglio, Loredana De Marco che «non ha mai convocato l’ufficio di Presidenza, e tantomeno la commissione cultura e che, probabilmente, dovrebbe fare una scelta di campo diversa, magari andando a ricoprire un ruolo assessoriale piuttosto che continuare a condurre in questo modo la massima assise cittadina, snaturando e svilendo il mandato ricevuto da ogni singolo consigliere comunale eletto, di fatto non tutelando e soprattutto non mettendo, l’organo di controllo della Giunta Comunale, nelle condizioni di poter svolgere il proprio ruolo».

Il ruolo fondamentale del Presidente del Consiglio, è innanzitutto «garantire la correttezza delle dinamiche tra le opposizioni e la maggioranza, che è un tassello fondamentale nell'esercizio democratico di un potere su un territorio, proprio per la capacità di incidenza che ha il Comune rispetto agli interessi dei cittadini - prosegue Tellini -. Purtroppo si sta assistendo ad una vero e proprio attacco antidemocratico alle istituzioni comunali da parte di chi, nominato dal Sindaco, dovrebbe fare gli interessi della comunità, il tutto nel più assoluto silenzio di chi invece dovrebbe essere garante dei lavori del Consiglio».

Una stoccata verso l’atteggiamento della Presidente De Marco, più volte censurato e completamente appiattito sulle posizioni del sindaco e della maggioranza, «ignorando il doveroso rispetto dei diritti di tutti i consiglieri, anzitutto quelli di minoranza che rappresentano l’intera comunità».