ALGHERO – Alghero attraverso la storia delle persone che l’hanno vissuta. Un viaggio di ricordi e aneddoti di un “vecchio lupo di mare” che, dalla piccola città catalana ha viaggiato tra i mari e gli oceani di ogni parte del mondo per poi fare ritorno nella sua piccola ”Itaca” e con la sua "Penelope" ad attenderlo. La vita di Giovanni Pensè, che oggi spegne 80 candeline è anche un po’ la storia del porto della nostra città, di chi l’ha visto evolversi e ha creduto nella sua crescita, «nonostante lottai contro la costruzione della diga foranea e come farei ancora per il progetto di estensione a San Giovanni».

Tanti primati per un uomo di piccola statura ma grande coraggio e determinazione. Il primo pontile costruito alla fine degli anni ’60, il primo banco del pesce al mercato, la prima gru per il cantiere di manutenzione e trasporto di barche che gestisce con figli e nipoti, così come continua a fare con il chiosco nella passeggiata Bousquet. Risultati frutto del sacrificio di nove anni da imbarcato, dei soldi conservati spicciolo dopo spicciolo dalla madre «che me li fece trovare tutti insieme a sorpresa nel letto di casa al mio rientro».

Gli stipendi da marinaio che gli hanno permesso di acquistare le prime imbarcazioni e attrezzature e coronare il sogno d’amore con Nunziata, la donna con quale ha condiviso 50 anni di vita insieme e quattro figli, la sua «povera moglie» scomparsa qualche anno fa’. Fortuna che il destino riserva anche delle belle sorprese con una relazione da vivere anche nella stagione più matura dell’età, degli affetti e del cuore.

L’aspetto romantico e dolce prevale nei ricordi di signor Pensè rispetto all’avventura e al rischio di un’esistenza trascorsa in barca, a dispetto della fama dei marinai, duri e solitari. Tra le immagini affievolite ma al tempo stesso indimenticabili come la luna di miele con Nunziata nelle montagne svizzere, i figli piccoli a salvare il pontile dalle mareggiate e il futuro attraverso i giovani nipoti; il piccolo uomo di mare quasi dimentica di riferire del prestigioso titolo assegnatogli tre anni fa’ dal Prefetto di Sassari di "Cavaliere al Merito e all’Onorificenza della Repubblica Italiana". A ricordarglielo gli auguri personali del sindaco indirizzati al Cavaliere algherese Giovanni Pensè, un ottantenne che «sogna ancora ogni notte il mare e che non potrebbe vivere senza».