Preoccupati gli operatori agricoli e i tecnici sul reimpiego dei reflui in agricoltura. L´intervento integrale di Massimo Canu, agronomo algherese, in occasione del partecipato convegno sul Calich svoltosi a San Francesco
ALGHERO - «Notevoli benefici di tipo ambientale sono connessi all'irrigazione con acque reflue in quanto con tale pratica da una parte si evita lo scarico nei corpi idrici di ingenti quantitativi di acqua (con la conseguente attenuazione del fenomemo di eutrofizzazione e quindi, come nel caso di Alghero, della cosiddettta marea gialla) e dall'altra si riducono i consumi delle sempre più preziose risorse idriche convenzionali». E' Massimo Canu, dottore agronomo algherese, ad intervenire in occasione del convegno sul Calich, sul delicato tema del riutilizzo dei reflui in agricoltura, di estrema attualità ad Alghero dopo l'entrata in funzione del nuovo impianto di depurazione cittadino.
«Occorre però fare attenzione agli effetti ambientali, sanitari e agronomici che tale pratica può causare se non vengono valutati correttamente i rischi», precisa. «Se infatti l'immissione dei reflui nelle condotte dell'irrigazione consente l'attenuazione del fenomeno dell'eutrofizzazione del Calich, che comunque è parziale e temporanea: parziale perchè ad oggi solo il 30% delle acque veicolate dalle condotte è costituito da reflui e temporanea perchè riguarderebbe al massimo 5 mesi all'anno, non bisogna correre il rischio di sommare al disastro ambientale già in atto su stagno e litorale e al conseguente disastro economico per il settore balneare anche quello possibile sul settore agricolo».
Il riferimento è ai provvedimenti legislativi e normativi che dettano le regole per il riutilizzo delle acque reflue opportunamente trattate e diffuse attraverso apposite reti di distribuzione, e in particolare la direttiva regionale 75/15 del 30/12/2008, che obbliga la predisposizione del Piano di Gestione ai fini del riutilizzo dei reflui con finalità irrigua. «Gli agricoltori che operano nella piana della Nurra e che fruiscono della risorsa idrica gestita dal Consorzio di Bonifica chiedono agli enti preposti maggiori garanzie e trasparenza per la tutela della salute di operatori e consumatori e per la tutela dell'ambiente agricolo. La richiesta - conclude l'agronomo algherese - è particolarmente sentita in un momento in cui emergenze come quella dell' Escherichia coli sui prodotti orticoli in Germania sono ancora nella cronaca».
Nella foto: Massimo Canu
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