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Mariangela Pala 10 dicembre 2013 video
Filippi illustra la Riforma portuale a Porto Torres
Il Senatore Marco Filippi ha presentato, ieri a Porto Torres la nuova legge di riforma degli assetti portuali che il Parlamento si accinge ad approvare


PORTO TORRES - Della riforma del sistema portuale si è parlato lunedì, nella sala consiliare del comune di Porto Torres, nel corso di un incontro col Senatore Marco Filippi capogruppo del Pd nella 8° Commissione lavori pubblici e trasporti, fautore della riforma, al quale hanno partecipato il senatore e segretario regionale Pd Silvio Lai, l’europarlamentare Pd Francesca Barracciu, Pier Luigi Lotto vicepresidente regionale della commissione trasporti (Pd) e Luciano Mura componente della commissione consiliare portualità e trasporti. Il Senatore Filippi nell’illustrare la riforma della legge 84 del 1994, ha precisato il raggiungimento di alcuni irrinunciabili obiettivi.

«L’autonomia finanziaria delle autorità portuali, intesa come potere di spendere le risorse generate dagli stessi porti e il raccordo con l’entro porto – ha sottolineato Filippi – sono passaggi indispensabili perché le autorità portuali possano rafforzare il loro ruolo di coordinamento nei porti e nella logistica, come avviare sinergie con gli interporti, pianificare il territorio e le priorità infrastrutturali alle spalle dei porti». Filippi ha inoltre precisato come sia importante definire un termine temporale preciso per la definizione di ciascun Piano regolatore portuale, per superare lo stato di cose attuale in cui si arriva a prevedere anche oltre dieci anni l’approvazione, semplificando alcune norme che riguardano la sua realizzazione. I servizi tecnico nautici previsti sono finalizzati fondamentalmente alla sicurezza della navigabilità e dell’approdo nei porti. Nel progetto di legge che il senatore Filippi spera possa essere esaminato velocemente dall’aula, sono state introdotte norme sulle concessioni.

«Le concessioni, previste dall’articolo 18 della legge di riforma, - ha concluso il fautore della riforma Marco Filippi - favoriscono gli investimenti infrastrutturali necessari per incrementare i traffici». Il dibattito che ne è seguito ha messo in evidenza le criticità del porto di Porto Torres, soggetto a tassazione a differenza di Oristano, come denuncia Piras, presidente della commissione trasporti:«tutti i porti devono essere soggetti alla stessa tassazione». Eugenio Cossu, ex sindaco ha sottolineato le difficoltà d’ingresso delle navi da crociera e come soltanto con il punto franco si incrementa il traffico e la ricchezza dei porti. Il Presidente dell’ASI Franco Borghetto ha voluto precisare:« possiamo immaginare la migliore governance possibile, ma se non si creano le condizioni per rivitalizzare l’industria e il sistema produttivo, anche l’autorità portuale viene privata delle attività operative fondamentali».

Il senatore Filippi risponde alle questioni sollevate iniziando dal tema delle competenze e delle logiche che portano alla nomina del presidente o del commissario dell’autorità portuale rivendicando il ruolo politico del presidente, ma che in ogni caso deve rispettare il dettato della legge 84 del 1994 che richiede competenze specifiche per rivestire tale ruolo, evidenziando il comportamento inaccettabile che ha caratterizzato le nomine dei commissari dell’autorità portuale di Cagliari e del nord Sardegna. L’idea che il presidente della commissione senato porta avanti è quella di un’autorità portuale che deve intercettare traffici navali e non essere solo disponibile, con un iter di nomina del suo presidente più semplice dell’attuale. Risponde anche sul tema sicurezza navale dei porti ricordando che la realtà dei porti italiani è ben diversa da quella dei grandi porti europei dove un porto canale può essere lungo 15 km e riescono a gestire più facilmente navi ogni giorno più grandi. Interviene in chiusura l’eurodeputata Francesca Barracciu che sottolinea la necessità di una più equa distribuzione delle già poche risorse destinate alle infrastrutture per i trasporti non solo via mare, rispetto alla gestione sud-centrica dell’attuale governo regionale dichiarando.

«Ci vuole equilibrio per la Sardegna nell’ambito portuale italiano e ci vuole un governo regionale che abbia la capacità e la volontà politica di capire che ci vuole un equilibrio nell’ambito della Sardegna stessa». La Barracciu esprime rammarico per la partita sul progetto europeo delle “autostrade del mare”, partita che la Sardegna ha perso potendo inserire solo il porto di Cagliari grazie all’impegno degli eurodeputati italiani. In conclusione s’è toccato il tema della necessità di imporre il pilotaggio alla navi che attraversano le bocche di Bonifacio. L’iniziativa, che ha lo scopo di assicurare maggiore sicurezza per il passaggio delle navi in un tratto di mare che in certe condizioni può rivelarsi assai insidioso. L’On. Barracciu s’è impegnata a segnalare le istanze che riguardano le normative europee all’On. David Sassoli, rappresentante Pd in commissione europea trasporti e turismo.
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