L’algherese malato di Sla ha accettato di prendere confidenza per un paio di mesi con il sintetizzatore vocale che prossimamente sarà a disposizione della Asl sassarese. Intanto acconsente alle cure per frenare le crisi
ALGHERO – Crescono i dubbi intorno al caso Giovanni Nuvoli. Nonostante sia arrivato a Sassari il sintetizzatore vocale, seppure in prova per qualche giorno, la possibilità di chiarire le volontà di Giovanni Nuvoli è ancora rimandata. Dopo il trombo al piede e il conseguente assenso di Nuvoli alla somministrazione dei farmaci, nei giorni scorsi un altro problema, un’emorragia allo stomaco, ancora una volta bloccata dalle cure cui l’ex arbitro algherese ha accettato di sottoporsi. Infine lunedì sera un’altra crisi, più violenta delle precedenti, alla quale Giovanni Nuvoli ha risposto ancora una volta battendo le ciglia in corrispondenza della “s” e della “i”, acconsentendo così al trattamento per evitare che la crisi cardiaca degenerasse. Nei giorni scorsi Nuvoli ha anche “provato” il sintetizzatore vocale ordinato dalla Asl numero 1 di Sassari, che arriverà in via definitiva nelle prossime settimane. Le incertezze sulla volontà di staccare il respiratore scaturite dalla decisione del malato di Sla di sottoporsi alle cure per bloccare le crisi sono state però frenate dalla moglie Maddalena Soro, che ha spiegato che Giovanni non ha cambiato idea. «Giovanni vuole che gli venga staccata la spina – ha spiegato la Soro – ma vuole vivere bene gli ultimi giorni di vita in serenità e a casa sua». Intanto, negli ultimi giorni, la stanza del reparto rianimazione del Santissima Annunziata di Sassari dove è ricoverato Giovanni Nuvoli ha registrato le visite dell’assessore regionale alla sanità Nerina Dirindin e di Mario Melazzini, oncologo milanese presidente dell’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. Da segnalare anche l’intervento, dalle colonne dell’Avvenire, del vescovo di Alghero Monsignor Lanzetti, che ha espresso parole di sostegno cristiano per Giovanni: «La Chiesa sarà accanto a lui nella speranza le competenze mediche. I mezzi tecnici e soprattutto le risorse umane che Giovanni ha gli consentiranno di acquisire nuove e feconde energie per credere nella vita». Proprio nei confronti della diocesi catalana nelle settimane passate erano arrivate parole dure da parte della moglie di Nuvoli, che aveva denunciato poca attenzione, da parte della curia cittadina, rispetto alle sue richieste di dialogo. Ora non resta che attendere l’arrivo definitivo del sintetizzatore vocale, con il quale Giovanni ha accettato di prendere confidenza ancora per qualche mese.
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