Mariangela Pala
1 marzo 2017
Porto Torres: sul porto regna il sogno dello sviluppo
La consigliera Conticelli in occasione dell’ultima seduta comunale ha segnalato la necessità di conoscere il progetto che l’Autorità portuale avrebbe in mente per la banchina Segni. Il consigliere Ligas riceve "cattive" notizie sul Piano regolatore e deposito Gnl

PORTO TORRES - Sul destino del porto commerciale ed industriale di Porto Torres, in particolare sulle strutture e infrastrutture sembra che regni il mistero. Il tempo trascorre e si continua a parlare di futuri “rilanci economici” ripetendo ossessivamente il mantra dello “sviluppo del porto commerciale”.La consigliera comunale Paola Conticelli, in occasione dell’ultima seduta comunale ha segnalato la necessità di conoscere il progetto che l’Autorità portuale avrebbe in mente per la banchina Segni.
L’istanza nasce in seguito alle risposte del commissario Pietro Preziosi alle accuse del consigliere Franco Pistidda sull’operato dell’Authority.
«Il consigliere Pistidda rimarrà sorpreso dall’utilizzo che andremo a fare prossimamente della banchina Segni Dogana e sulla quale non daremo anticipazioni alcune», aveva affermato il commissario dell’Autorità portuale. «Bisognerebbe chiedere al commissario Preziosi che cosa vuole intendere per sorpresa - ha risposto l’assessore alla portualità, Marcello Zirulia - presumo che si tratti di qualche novità nel campo degli attracchi delle navi da crociera».
Affermazioni che non soddisfano la consigliera Conticelli e neppure il consigliere sardista Costantino Ligas intervenuto su segnalazione per conoscere eventuali novità sul Piano regolatore sul quale l’assessore ammette che «ci troviamo in una fase di stand by della modifica della riforma portuale e l’Authority non può andare avanti perché deve attendere l’approvazione della legge sulla nuova Autorità come stabilisce la normativa». Risposte non soddisfacenti neppure sul progetto del Gnl. «L’iter del deposito costiero di Porto Torres sta andando avanti - ha spiegato Zirulia – per ora c’è un progetto preliminare del Consorzio industriale che è all’esame dei vigili del fuoco e se otterrà il parere favorevole verrà presentato al Ministero per ottenerne l’autorizzazione».
Tirando le somme significa che ancora non si conosce un progetto di sviluppo futuro del porto e neanche sull’utilizzo delle aree a disposizione legate al processo delle bonifiche, un discorso che l’amministrazione non ha ancora aperto. Un ruolo che il porto deve recuperare come piattaforma logistica confrontandosi con i vari enti che hanno competenza territoriale per sbloccare la situazione di stallo di un scalo che rappresenta la fotografia del disastro economico del territorio della provincia.
|