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Red
1 aprile 2017
Cala il sipario su Famiglie a teatro
Domani, ultimo appuntamento con la ventisettesima stagione di teatro per ragazzi al Teatro Ferroviario di Sassari. Alle ore 18, la Compagnia Akroama proporrà La strega dei bottoni, il rituale ancestrale della rinascita dalla malattia alla “benattia”

SASSARI - Ultimo appuntamento domani, domenica 2 aprile, alle ore 18, della ventisettesima Stagione di teatro ragazzi “Famiglie a teatro”, organizzata da La Botte e il Cilindro. Sul palco del Teatro Ferroviario di Sassari, l'atteso spettacolo della compagnia cagliaritana Akroama dal titolo “La strega dei bottoni”. Liberamente ispirato al testo “La strega dei bottoni–Una storia nella preistoria sarda” di Roberto Pili e Regina Obino, lo spettacolo racconta l’esperienza della malattia, collocando gli eventi nel periodo nuragico ed accompagnando il lettore nel percorso di adattamento alla malattia da parte della famiglia e della comunità.
Quando la malattia irrompe nella vita di una persona, la vita cambia e cambiano la quotidianità, le relazioni ed i progetti: niente è più come prima. La favola della Strega dei Bottoni descrive con delicatezza e sensibilità questo cambiamento, proponendo l’esperienza del piccolo Ardi di fronte alla malattia. Viene identificata una figura ancestrale, una strega, il nucleo ispiratore di un processo di abreazione collettiva, che consentirà al bambino di affrontare la sfida della malattia, ma che consentirà anche alla comunità di collaborare per domare la strega, che infine diverrà una fata.
Il lieto fine di questa favola è un meraviglioso insegnamento che porta alla luce l’amore per se stessi e per il prossimo, in un antichissimo “rituale” di collaborazione e condivisione. La malattia, il cui nome denota qualcosa di “male” e di “negativo”, viene neutralizzata e scompare per tramutarsi in quella che gli autori Pili-Obino chiamano “benattia”, ovvero un processo che rigenera il corpo ed aiuta a crescere, dando un senso alla vita ed alla malattia stessa ed attivando un processo di autoguarigione, portando nella vita delle persone meravigliosi cambiamenti.La fascia d’età a cui lo spettacolo si rivolge è dai sei agli undici anni. Video, drammaturgia e regia di Ivano Cugia.
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