Il 5 Dicembre in ogni Capoluogo di Regione verrà allestito un gazebo in cui sarà possibile ottenere materiale informativo sulle patologie principali. A Cagliari il gazebo sarà approntato in piazza Yenne dalle 10 alle 18
CAGLIARI - Lo stigma non ha senso. La discriminazione è ingiusta, se non immorale. Le cure sono possibili. E devono essere rese disponibili. Il decreto 25 giugno 2004 - (in G.U. 27 luglio 2004, n. 174), ha indetto la “Giornata nazionale della salute mentale” che ha precisato come le Pubbliche Amministrazioni e le associazioni di volontariato, il cui ruolo è considerato fondamentale e insostituibile (tra di esse Unasam, Diapsigra, Arap, Fondazione Idea), si impegneranno a promuovere, attraverso iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la diffusione di una cultura dell´accettazione nei confronti delle persone affette da patologie psichiatriche e del concetto di curabilità dei disturbi mentali. In ogni Capoluogo di Regione verrà allestito un gazebo in cui sarà possibile ottenere materiale informativo sulle patologie principali. Le iniziative saranno coordinate da IDEA con il coinvolgimento, delle associazioni dei familiari, della Società Italiana di Psichiatria e della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia. Si stima che oggi vivano 10 milioni di persone affette da disturbi mentali o da problemi psicosociali come quelli legati all´abuso di alcool o droghe, di questi, circa 2 milioni soffrono di disturbi particolarmente gravi. Eppure, una frazione minima di queste persone riceve un trattamento adeguato. Il risultato è che la maggior parte della vita di questi esseri umani, e dei familiari che li sostengono, è caratterizzata da una sofferenza ingiusta, dall’impossibilità di mantenere un ruolo fattivo nella società, e, spesso, dalla morte in età prematura. «Per caso o per volontà, noi siamo tutti responsabili di questa situazione», ha affermato Gro Harlem Brundtland, Direttore Generale dell´Organizzazione Mondiale della Sanità. «I governi sono stati negligenti in quanto non hanno fornito strumenti adeguati di trattamento alla loro gente. E la gente ha continuato a discriminare coloro che soffrono di questi disturbi». Lo stigma e la discriminazione sono i principali ostacoli che le persone con disturbi mentali debbono affrontare. Ciò è veramente sorprendente se si considera che ben poche sono le famiglie che non hanno o non hanno avuto un incontro con i disturbi mentali. Eppure ancora oggi la vergogna e la paura impediscono alle persone di cercare aiuto. Le gravi violazioni dei diritti umani negli ospedali psichiatrici in molti paesi (e non nel nostro sino pochi decenni orsono), l´insufficiente disponibilità di servizi di salute mentale nella comunità e le discriminazioni al momento dell’assunzione, sul posto di lavoro e a scuola, sono soltanto alcune delle prove che le persone con problemi di salute mentale debbono affrontare. Gli individui e le istituzioni hanno la responsabilità del perpetuarsi di queste pratiche. I disturbi mentali come ad esempio la depressione possono essere trattati con successo. Sono stati compiuti importanti progressi scientifici con la possibilità di ridurre la sofferenza e, più in generale, le conseguenze che accompagnano i disturbi mentali. Sono stati identificati metodi efficaci per coinvolgere la famiglia e la comunità nel favorire l´integrazione. La Giornata Nazionale della Salute Mentale cercherà di stimolare l´azione e la riflessione su come migliorare l´accesso al trattamento. «Noi sappiamo che cosa è sbagliato, sappiamo dove sono le soluzioni – noi abbiamo la responsabilità di spingere per cambiamenti sia nelle politiche che negli atteggiamenti» ha affermato un documento della Organizzazione Mondiale della Sanità. La giornata del 5 Dicembre rappresenta infatti un tentativo di richiamare l´attenzione sullo stigma e la discriminazione che circondano la salute mentale in armonia con l’azione d questa agenzia delle Nazioni Unite che sta incitando i governi, gli operatori sanitari e tutti gli individui, qualunque sia stato il loro percorso di vita, a rispondere alla sfida posta dalle persone con disturbi mentali. A Cagliari il gazebo sarà approntato in piazza Yenne dalle 10 alle 18 del 5 Dicembre, è prevista la presenza del coordinatore regionale della Società Italiana di Psichiatria drssa. Luciana Scamonatti, del rappresentante regionale della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia Prof. Mauro Carta, della signora Marras (ARAP) in rappresentanza delle famiglie dei pazienti e della drssa. Carolina Hardoy in rappresentanza di IDEA.
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