ALGHERO - La cirrosi epatica e le sue problematiche cliniche sono state al centro di un corso di aggiornamento per medici ed infermieri, che le unità operative di Medicina II e di Chirurgia d’Urgenza dell’Ospedale Civile di Sassari hanno organizzato nei giorni scorsi presso l’hotel Carlos V di Alghero.
Si tratta di una malattia che costituisce nelle classi di età tra 25 e 44 anni la prima causa di morte tra le 5 principali malattie di rilevanza sociale. In considerazione dell’incidenza della malattia e dell’importanza dell’argomento, hanno partecipato al corso oltre 240 operatori sanitari provenienti da tutte le azienda sanitarie della Sardegna.
Nel pomeriggio del 7 aprile, a conclusione del corso riservato agli infermieri dal titolo “Il Nursing nella cirrosi epatica: dall’assistenza alla relazione d’aiuto”, e che ha visto la partecipazione in qualità di relatori i medici dell’Asl sassarese, è stato presentato uno studio nazionale sulla terapia dell’epatite C.
Il professor Mario Angelico, direttore dell’Unità Operativa di Epatologia dell’Università Tor Vergata di Roma e coordinatore dello studio Smiec II (Studio Multicentrico Italiano sull’Epatite C), ha presentato i dati definitivi della ricerca che ha coinvolto ben 11 centri epatologici italiani di cui tre sardi: Medicina II Ospedale Civile Sassari, Ospedale Brotzu e Policlinico Universitario di Cagliari. Lo studio ha messo a confronto diversi schemi di terapia antivirale dell’epatite C cronica e ha individuato un’associazione di farmaci particolarmente efficace nei pazienti cosiddetti difficili, in quelli in cui la malattia è in fase avanzata e più resistente alla terapia convenzionale.
Attraverso lo studio si è evidenziato che tale associazione di farmaci ha consentito di incrementare il successo della risposta antivirale proprio sui malati più difficili, passando da un modesto 9 per cento ad un 39 per centoI dati verranno anche comunicati nelle prossime settimane alla comunità scientifica internazionale in occasione del Congresso della Società Americana per lo studio del fegato.
La giornata dell’8 aprile invece è stata dedicata al corso di aggiornamento sulle problematiche cliniche della cirrosi complicata e che ha visto coinvolti soprattutto i medici. Diviso in tre sessioni, il corso è stato l’occasione per mettere a confronto le esperienza dei medici e dei professori universitari degli ospedali sassaresi e cagliaritani, su argomenti quali le complicanze della cirrosi, le infezioni batteriche e le emorragie, l’encefalopatia portosistemica, il carcinoma epatocellulare, i trapianti di fegato e la gestione intra ed extraospedaliera della cirrosi.
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