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Michele Cocchiarella 8 agosto 2013
Disagi Abbanoa, parla il sindaco
Ganau: «Sbloccati 184 milioni di fondi europei destinati ad Abbanoa». Obbiettivi da raggiungere il miglioramento del servizio e l´eliminazione delle criticità attuali


SASSARI - Continuano i disagi a Sassari per la mancanza di acqua in diverse fasce orarie del giorno e della notte. Una situazione che per molti cittadini è diventata insostenibile perché a fare i conti con i numerosi disservizi è sopratutto chi vive in determinate zone della città e in abitazioni prive di autoclavi o cisterne. Un problema che porta a doversi arrangiare con quanto serve per non rimanere a secco: «L'acqua arriva dalle sette di mattina alle tredici: sono le uniche ore in cui si può lavare, cucinare e riempire i bidoni per utilizzare l'acqua la sera e la notte» ha spiegato una ragazza che vive in un appartamento in via Marsiglia. «Non è un problema che si verifica solo quando vengono annunciati i disservizi, siamo così dall'ottobre scorso. Inoltre la sera e la notte sarebbe utile avere l'acqua anche per usare la lavatrice e quindi risparmiare sulla bolletta».

Le segnalazioni giungono anche da altri quartieri come quello di Baddimanna dove da settimane in diverse abitazioni l'acqua arriva per quasi cinque ore al giorno con una pressione molto bassa. Anche in questo caso, il problema non è vincolato alla sospensione temporanea del servizio, infatti nei mesi precedenti l'acqua arrivava alle 11 di mattina per poi lasciare i rubinetti a secco dalle 17 e 30 in poi. Tra le segnalazioni anche quelle di alcuni cittadini che vivono in via Zanfarino dove la mancata erogazione inizia dalle due e mezza del pomeriggio. Un disagio parzialmente risolto con l'utilizzo di un'autoclave. A risentire del problema anche alcune attività come il "Pausa Caffè", bar in via Porcellana, dove l'acqua manca dalle 19. Un problema che è già stato segnalato ma ancora nessun intervento.

Per capire lo stato attuale del servizio offerto da Abbanoa, gestore del servizio idrico, Sassari News ha intervistato il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau: «Ci sono una serie di emergenze e di rotture di condutture come quella principale di Monte Oro che ogni giorno richiede interventi. E' una situazione inaccettabile, ci sono problemi anche in via Roma e Luna e sole dove si attende un intervento di Abbanoa. Non si può andare avanti così, abbiamo chiesto un piano di ristruttrazione aziendale che consenta ad Abbanoa di essere efficente. Finalmente - prosegue Ganau - c'è stato lo sblocco di 184 milioni di euro di fondi europei destinati ad Abbanoa. Una cifra che compensa una parte di quei fondi mai arrivati da parte della Regione». Quando saranno disponibili? «Il passaggio dovrebbe essere immediato. La Regione ha garantito che nel giro di un paio di giorni dallo sblocco della cifra avrebbe messo a disposizione i fondi».

Tra gli altri problemi anche il fatto che «l'Autorità di ambito che ha le risorse e i finanziamenti per fare gli interventi sulle rete, che sono il vero problema di Abbanoa, era bloccato e commissariato. E' stato restituito all'autorità dei sindaci soltanto qualche settimana fa. Chiederemo di mettere a disposizione i due milioni che servono per riparare la condotta di Monte Oro. Credo che così la situazione potrebbe ritornare alla normalità. E' evidente che ci vuole anche uno sforzo da parte di Abbanoa perché non è possibile continuare con questi disagi. Inoltre abbiamo anche difficoltà a metterci in contatto con gli uffici per segnalare le perdite e i guasti».

Criticità di un sistema che secondo il primo cittadino potevano essere evitate: «Da cinque anni denuncio questa situazione di mancati finanziamenti e indebitamento bancario che ha portato alla situazione recente dove mancavano anche i soldi per pagare gli stipendi. La Regione ha ritardato troppo la messa a disposizione di quelle somme concordate e dovute. In tutto avrebbe dovuto versare 120 milioni nei primi cinque anni ma invece ne ha dato solo 20 causando un deficit di 100 milioni con un conseguente indebitamento». A quando una svolta? «Bisogna utilizzare questi 180 milioni. Questo porterebbe a un'azienda che diventi quello che serve: una struttura pubblica che dia un servizio essenziale».

Nella foto: il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau
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