Affiancare un’area naturalistica ad una urbana, un progetto condiviso dall´amministrazione comunale. Ma qualcuno ritiene che prima di ripopolare l´isola occorra risolvere le criticità che l´affliggono
PORTO TORRES - L’idea in sé di affiancare un’area naturalistica ad una urbana, potrebbe risultare poco fattibile. Ma sono in molti a ritenere che seppure l’interesse alla conservazione e preservazione delle varie specie abitanti, nonché del luogo in sé, sia primaria, questa deve affiancarsi alla vita quotidiana di un contesto antropizzato. Lo sostiene il direttore dell’Ente Parco Asinara, Pierpaolo Congiatu, che ha chiesto di divulgare una nota inviata al comune in occasione della presentazione di “Asinara Aperta” in cui spiega che «l’isola è sempre aperta a tutti i tipi di visita, a tutte le esigenze e per tutte le tasche. L’Asinara è accessibile con il traghetto di linea ed è visitabile a piedi, con bici o auto elettriche. Si possono fare escursioni organizzate in barca, a cavallo, con trenini, fuoristrada, bus, diving. Cala d’Oliva, invece, merita di essere aperta di più, avere tutti i servizi che ora non ci sono, merita di diventare un pezzo di Porto Torres raggiungibile in poco tempo e a basso costo e di ospitare una comunità stabile. Il percorso è tortuoso, ma manifestazioni come questa possono essere utili a raggiungere l’obiettivo».
Un ripopolamento attraverso manifestazioni culturali e spettacoli che possano rianimare il borgo di Cala d’Oliva, opportunità da cogliere per potenziare il sistema turistico dell’isola Parco. Questo il contributo che dovrebbe dare una manifestazione come “Asinara Aperta” secondo quanto sostiene il consigliere delegato alle Politiche per l’Asinara, Gilda Usai, «la nostra programmazione è mirata a raggiungere obiettivi come quello di rilanciare lo sviluppo socio-economico della città valorizzando uno dei gioielli del nostro territorio come l’Asinara che rappresenta uno dei quartieri cittadini». «L’Asinara quindi, per il consigliere delegato, è come il quartiere di Monte Angellu! – Afferma Carlo Hendel, ex responsabile del Tecnico Agrario dell’isola - non me ne vogliano gli abitanti del quartiere di Monte Angellu, che ho casualmente coinvolto solo a titolo d’esempio, ma mi sembra che questa terminologia infelice, sia proprio una "castroneria". L'Asinara costituisce all'incirca il 50% del territorio comunale ed è quindi parte del Comune di Porto Torres, e chiamarla "quartiere" è semplicemente offensivo».
Hendel non nasconde le criticità dell’isola e sottolinea «in questi contesti bisogna immaginare quali garanzie offra l’intervento di collocazione di residenti in luoghi ove non c’è impianto fognario, dove si è lasciato deperire l’impianto di potabilizzazione dell’acqua che ormai è inservibile, in cui i trasporti via mare sono aleatori e via terra appena stagionali». Le criticità del sistema idrico, un servizio fondamentale per il decollo turistico dell’isola-parco, senza il quale sarebbe impensabile programmare attività che possano richiamare un certo numero di visitatori. Il problema dell’acqua è stato risolto in parte e temporaneamente , grazie ad un finanziamento regionale di 35mila euro, anticipato dal comune di Porto Torres, intervenuto per tamponare provvisoriamente le disfunzioni del sistema idrico e fognario a Cala Reale e a Cala d’Oliva, in attesa che vengano svincolati i 4 milioni e 200 mila euro dalla Regione, necessari per il rifacimento totale della rete idrica del Parco.
La mancanza di risorse economiche rappresenta il principale problema, senza le quali tutte le criticità presenti dallo stato di conservazione degli habitat e delle specie faunistiche e floristiche di interesse Comunitario, agli interventi volti al recupero dello stato di degrado rimarrebbero irrisolte. A questo si aggiunge, come accusa qualcuno, la cattiva gestione dell’isola che sembra dipendere dal vuoto,«vuoto perché i Ministeri competenti latitano, vuoto perché il Sindaco di Porto Torres, il Consiglio comunale non ci sono ed il Consigliere delegato è politicamente confuso e tecnicamente incompetente – accusa duramente Carlo Hendel - vuoto perché il Presidente compare solo in occasione di “visite mediaticamente significative” ed è di là da venire il Consiglio di Amministrazione; vuoto perché il Direttore dell’Ente è privo di alcuna esperienza in materia di Parchi e della loro gestione». E non mancano le critiche verso la gestione dei rifiuti, un fattore determinante di marketing territoriale e di promozione turistica di un’isola a forte vocazione ambientale e paesaggistica.
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