Marcello Simula
31 ottobre 2006
«Riaccendiamo il fuoco della politica»
Presentato ieri il corso di formazione sociale. La scuola ha già superato le cinquanta iscrizioni, con un’alta percentuale di donne e giovani. Da segnalare, inoltre, un’adesione trasversale ai vari orientamenti politici

ALGHERO - È ufficialmente nata la scuola di formazione all’impegno sociale e politico. Ieri sera, nei locali della fondazione Siotto in via Marconi, le associazioni Laser e Un’Isola, insieme ai rappresentanti del Comune, dell’Università di Sassari e della fondazione Banco di Sardegna, hanno presentato il corso che accompagnerà i numerosi iscritti lungo un cammino complessivo di due anni. Le lezioni si terranno nella sede dell’associazione Un’Isola in via Brigata Sassari e vedranno in cattedra docenti universitari, professionisti e tecnici qualificati. In primo piano ci saranno i temi nazionali della politica, dell’etica e dell’economia, pur conservando sempre un’attenzione privilegiata per le peculiarità dei problemi legati alla Sardegna. Durante il primo anno saranno tre le aree “didattiche” coinvolte: si andrà dall’ambito storico-istituzionale a quello giuridico-amministrativo, per poi finire con quello socio-economico. La scuola, come ha spiegato Gabriella Esposito dell’associazione Un’Isola, ha già superato le cinquanta iscrizioni, di cui diverse provenienti da Olmedo e da Sassari, con un’alta percentuale di donne e giovani. Da segnalare, inoltre, un’adesione trasversale ai vari orientamenti politici. Secondo l’assessore all’istruzione Antonello Muroni, presente a nome dell’amministrazione comunale, si tratta di un’iniziativa che sopperisce alle lacune presenti sul territorio, mentre il consigliere regionale Mario Bruno guarda a un problema più diffuso: «Prima le scuole di politica venivano organizzate dai partiti: oggi che i partiti sono in crisi sono le lobby a influenzare la vita politica». Importante, secondo Bruno, è ridare ai cittadini la possibilità di selezionare la propria classe dirigente: il corso, in questo senso, servirà sì per conoscere la teoria politica, ma anche per imparare a riconoscere i problemi della società e, perché no, proporre nuove soluzioni. Partner dell’iniziativa l’Università di Sassari, rappresentata dal preside della facoltà di Giurisprudenza Vanni Lobrano, e la fondazione Banco di Sardegna, presente con il vicepresidente Salvatore Mannuzzu. Proprio da Mannuzzu, ex magistrato, ex deputato e grande scrittore, è arrivata la benedizione solenne alla scuola di formazione politica e sociale: «Non è facile riattizzare il fuoco della politica – ha detto – ma è necessario farlo». Mannuzzu ha poi ricordato con un po’ di rimpianto un passato politico da riscoprire: «Bisogna tornare a dedicare la propria vita a valori che vadano oltre la carriera – ha concluso – è l’anima della politica quella che si è persa, e la scuola di politica è una via che si apre per riscoprire quest’anima». Il primo appuntamento è fissato per il tre novembre: si parlerà di storia della Sardegna autonomistica con il prof. Francesco Soddu, docente di Storia nell’università di Sassari.
nella foto un momento della presentazione
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