Il Consiglio Comunale ad Alghero, che si è trasferito a Cagliari in segno di protesta contro l'immobilismo della Giunta Regionale sulle politiche dei trasporti e in particolare sui low cost, ha approvato all'unanimità un documento che da mandato al sindaco Mario Bruno di impegnare il presidente regionale Francesco Pigliaru su alcuni aspetti basilari per la città e per l'Isola. Intanto, il circolo algherese del Pd conferma la distanza abissale dalla città. La "sveglia" dei consiglieri
ALGHERO - Il Consiglio Comunale di Alghero delibera di dare mandato al sindaco Mario Bruno affinché impegni il presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru a «provvedere senza indugio all’avvio delle procedure per l’adozione del Piano Regionale dei Trasporti, con particolare riferimento alla parte relativa al trasporto aereo; provvedere alla immediata messa in sicurezza della Sogeaal; disporre che venga reso pubblico il Piano industriale della società di gestione; garantire il supporto finanziario alla propria società di gestione dell’aeroporto di Alghero per le azioni di co-marketing sulla base del principio dell’investitore privato nell’economia di mercato, in sintonia con quanto previsto dalle linee guida comunitarie e nazionali in materia; insieme alla Giunta Regionale e alle delegazioni dei sindaci, partecipare a un urgente incontro col ministro dei Trasporti e presso la Commissione Europea; individuare gli strumenti per garantire il sostegno finanziario al progetto “Destinazione Sardegna” per promuovere la destagionalizzazione dei flussi turistici». Questo quanto deciso dalla massima assise cittadina, questa mattina (mercoledì), nella riunione straordinaria tenutasi davanti alla sede cagliaritana del Consiglio Regionale.
Di fatto, la mobilitazione per l'aeroporto prende forma dopo la presa di posizione dei sindaci ufficializzata nella partecipata assemblea dei giorni scorsi ad Alghero, alla presenza del mondo imprenditoriale e sindacale. La nuova iniziativa è stata decisa lunedì nella riunione dei capigruppo del Consiglio Comunale [
LEGGI]: la riunione della massima assise cittadina si è tenuta questa mattina a Cagliari, davanti al Palazzo del Consiglio Regionale dove, nelle stesse ore, si sta discutendo la mozione di sfiducia dell'assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana. In ballo c'è la salvaguardia e di un sistema economico e sociale di una parte molto vasta dell'isola, che dal nord Ovest abbraccia anche la Barbagia.
Assenti i due rappresentanti del circolo algherese del Partito Democratico, che prima hanno firmato il documento delle opposizioni sulla convocazione urgente della massima assise, salvo poi fare un clamoroso e goffo passo indietro non partecipando alla riunione dei capigruppo e comunicando telefonicamente ai colleghi la decisione di non prendere parte alla spedizione cagliaritana. Questione di date e strumentalizzazioni spiegherà il segretario cittadino Salis con un comunicato stampa di scuse e giustificazioni che ha trovato la ferma e decisa presa di posizione di tutto il Consiglio Comunale [
LEGGI].
Linea intransigente, invece, dagli altri gruppi politici, senza colori in questa battaglia contro l'immobilismo della politica regionale sul fronte trasporti, in particolare sulle problematiche finanziarie e commerciali dello scalo algherese, stretto tra una procedura di privatizzazione in ballo da oltre un anno e la prima compagnia aerea, la Ryanair, che ha cancellato 14 rotte estive ed annunciato la chiusura della base da novembre. Ne è convinto
Giampietro Moro di Sinistra Civica: «Andiamo Cagliari non contro "qualcuno", ma in favore del nostro territorio, dei lavoratori e delle aziende che oggi faticano a sopravvivere. Lo facciamo con tutti i nostri mezzi e le nostre prerogative lasciando a casa le casacche e le posizioni politiche».
«Il danno economico rappresentato dall'abbandono del nostro territorio, da parte del vettore low cost più importante d'Europa, richiede interventi immediati da parte della Regione. Faremo sentire il grido di dolore di Alghero a Cagliari, dove Deiana si è barricato, consapevole di avere innescato contro di lui la rivoluzione di tutti i sardi» dice
Maria Grazia Salaris del Nuovo Centro Destra. E prosegue
Pietro Sartore di Per Alghero: «La convocazione di questo primo Consiglio Comunale a Cagliari è un atto dovuto, rispettoso delle istanze del territorio e necessario di fronte all'attendismo di chi in Regione è chiamato a prendere decisioni. Per le nostre imprese il tempo è denaro e, pertanto, non è più rimandabile un'azione unitaria a difesa dello scalo aeroportuale e dell'intero tessuto economico del nord ovest della Sardegna».
Punta il dito sui ritardi "politici"
Graziano Porcu a nome del Movimento Cinque Stelle: «avevamo infatti denunciato due anni fa, durante un Consiglio Comunale aperto, tutta l'incapacità gestionale da parte dell'unico proprietario della Sogeaal e cioè la Regione e chi in quel momento, presente in Consiglio, la rappresentava e cioè l'assessore Deiana, cui avevano chiesto pubblicamente le dimissioni. Oggi, purtroppo, come già precedentemente detto, il tutto avviene estremamente in ritardo e tali responsabilità non possono non essere non condivise con chi governa la nostra città. Non si possono infatti organizzare certe iniziative solo seguendo gli alti e bassi nei rapporti con le altre forze politiche (vedi Pd locale e regionale) se l'unico fine è il bene della propria città». Critico con il Pd locale anche Alessandro Loi dell'Udc: «abbiamo perso un'occasione per restare uniti per un obiettivo più grande delle cose politiche».
prima pubblicazione, ore 21.05 di martedì 12 luglio