E´ questo il dato che colpisce dall´analisi del direttore don Giuseppe Curcu che nell´intervista al Quotidiano di Alghero evidenzia la crescita dei locali sui servizi offerti, rispetto ad un´utenza che coinvolgeva in passato soprattutto gli extracomunitari
ALGHERO - La Caritas diocesana Alghero-Bosa chiude il 2013 con un'attività che ha coinvolto 150 volontari, oltre 40mila pasti distribuiti e decine di persone tra gli assistiti. Di cui sempre più famiglie. Le due facce della medaglia, quella dell'associazionismo attivo e solidale (ma mancano i giovani) nel territorio per 365 giorni all'anno e quello della povertà che purtroppo non va in vacanza e si insinua sempre più nella vita degli algheresi. E' questo il dato che colpisce dall'analisi del direttore don Giuseppe Curcu che nell'intervista al
Quotidiano di Alghero evidenzia la crescita dei locali sui servizi offerti, rispetto ad un'utenza che coinvolgeva in passato soprattutto gli extracomunitari.
Negli anni della crisi economica, dunque, aumentano i vecchi ma spuntano i nuovi poveri. A cercare un pasto prima saltuario, poi settimanale e via via sempre più quotidiano ci sono genitori che hanno perso il lavoro e non arrivano a mettere insieme il pranzo con la cena. Una quarantina solo in città, e a cui i servizi sociali ogni giorno distribuiscono a domicilio le pietanze; nel fine settimana, invece, ci pensano i volontari Caritas. Gli stessi che servono quotidianamente i pasti nella mensa (in via XX Settembre) ad una cinquantina di persone.
E non solo: raccolgono e distribuiscono il vestiario (nella sede di via Pascoli); seguono il centro di ascolto (di via Morandi); offrono accoglienza (in via XX Settembre) ai detenuti nei loro permessi. La novità è che a breve verranno messe a disposizione anche delle docce per chi ne avesse la necessità. Ai fondi ci pensa la chiesa con l'8 per mille messo a disposizione dal vescovo Mauro Maria Morfino ma non mancano anche le donazioni delle attività commerciali. Come ogni anno il natale e il capodanno della Caritas è festa per tutti con il porcetto, l'agnello e tutte le prelibatezze tradizionali. O almeno ci si prova.
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