L'intervista alla donna che si è incatenata al cancello di Villa Mosca per protestare contro la società titolare dell'albergo per presunti mancati pagamenti. Per lo stesso motivo sit-in nei giorni scorsi dei dipendenti della cooperativa Riviera del corallo
ALGHERO - Due proteste in pochi giorni ad Alghero per il dramma lavoro. Una donna si è incatenata sabato nella cancellata di Villa Mosca, la residenza trasformata in albergo nel lungomare. La signora lamenta il mancato pagamento di lavori effettuati dal figlio per l'azienda titolare dell'immobile.
Nei giorni scorsi, invece, un sit- in di protesta ha riguardato ii dipendenti della Cooperativa Riviera del corallo. La motivazione è che i 40 lavoratori attendono ancora lo stipendio di dicembre, compreso la tredicesima (e in alcuni casi una rimanenza di novembre). Si occupano tutti dei servizi connessi alla legge 162, per i piani personalizzati ai disabili. Dandosi il turno per non interrompere i vari incarichi, hanno manifestato davanti alla sede della cooperativa, in via Mazzini 192.
Qualche rassicurazione, tuttavia, il responsabile della cooperativa l'ha data attraverso il
Quotidiano di Alghero che lo ha contattato telefonicamente. «Stiamo facendo il possibile e già a fine gennaio provvederemo a pagare le tredicesime» ha dichiarato. Negri ammette che nonostante il Comune adempia con regolarità ai versamenti, i pagamenti vengono effettuati per ore e non più per fatture, così per la Riviera del corallo «si è ridotto il margine di gestione e che per mettere le somme in pagamento è necessario raggiungere un plafond di ore e fatture che sono diminuite nel tempo».
Nella foto: il sit-in dei dipendenti della cooperativa Riviera del corallo
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